Rossella Renzi
Fotografia di Daniele Ferroni
Testi tratti da Disadorna (peQuod 2022)
Bruciano le ferite sulle mani
la polvere confonde controluce
– non guardarmi, non toccarmi
sono soltanto un essere sgualcito –
diceva la fanciulla
coi capelli intrecciati
e un segno leggero sulla scapola
la punta di una fioritura, un’ala.
*
Nonna stanotte ti ho sognata,
per questo oggi nevica.
Tu sei la custode del bianco
mi accogli nella nuvola di sonno
le tue mani sul lino, le iniziali
una Madonna dentro la visione
per mostrarmi il gesto della croce.
*
Oggi il tempo è questo battito d’ali
un velo sospeso, l’abito blu
che indossava mia nonna
così raccolta e composta
nel suo corpo senza dimora
l’ignota bellezza dell’abbandono.
Mentre io che volo solo un giorno
prego in questo tempio disadorno
nutro il fuoco fra le mani
la scintilla che si accende al risveglio.
*
Disadorna falena
quieta voli accanto
mentre mi porti il saluto dei morti
stanotte una nenia antica, più dolce.
Poemetto delle erbe palustri
A Luisa,
all’antica sapienza delle mani
Villanova delle capanne d’autunno
è un pomeriggio luminoso
Luisa intenta all’opera mi aspetta
con le mani bagna, taglia, gira, intreccia
le dita corrono senza badare
con gli occhi smaniosi sto ad ascoltare
gli oggetti custoditi in questo luogo
dimora di saggezza e di lavoro.
Quando ho “sbagaiato” nella casa nuova
era il 28 maggio del Settanta
ma quella l’avevamo fatta noi,
mattone su mattone
la fatica, il sudore
e solo poche cose da portare.
Ancora si commuove a quel ricordo:
“non c’erano le strade come adesso
e nemmeno l’illuminazione
ce n’era poca, mica come ora”.
Nel silenzio si era più vicini
si stava uniti sulla luce fioca.
Penso a quelle sere un po’ chiassose
la televisione copre la voce
la luce blu si riflette negli occhi
sembra un miraggio anche solo guardarsi.
Mentre osservo le fiasche con il giunco
Luisa mi dice che una volta
nelle case le donne cantavano
mentre oggi non canta più nessuno.
Rossella Renzi, insegnante, scrittrice, poetessa, ha pubblicato in versi I giorni dell’acqua (L’arcolaio 2009), Il seme del giorno (L’arcolaio 2015), Dare il nome alle cose (Minerva 2018), Disadorna (peQuod 2022); il saggio Dire fare sbocciare. Laboratori di poesia a scuola (E-book per Pordenonelegge 2018). È redattrice di «Argo» e di «Poesia del nostro tempo». Per la casa editrice Argolibri dirige la collana “Territori” per cui ha curato il volume Argo 2020 L’Europa dei poeti(2020)e Immaginaria (2023).Ha curato, insieme ad altri critici, L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e in altre lingue minoritarie e numerosi Annuari di poesia. Conduce “Novissime, podcast mensile di poesia e letteratura” insieme a Lello Voce. Con musicisti e artisti di vario tipo realizza progetti che indagano il rapporto tra la poesia e le diverse forme espressive. Con l’Associazione Independent Poetry organizza eventi letterari. Si è laureata nel 2003 all’Alma Mater di Bologna col Professor Alberto Bertoni, scrivendola tesi Eugenio Montale e la poesia del secondo Novecento